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Albanopumpkins – Mellon Collie and the Infinite Power

Forse una pazzia, ma è sempre da una pazzia che nascono le grandi idee. Stavolta l’idea è quella che non ti aspetti, scomodare dei mostri sacri come gli Smashing Pumpkins e andare a riprendere dopo 15 anni il monumetale “Mellon Collie and the Infinite Sadness“. Gli artefici di tutto questo rispondono al nome degli  Albanopower che, capitanati da Lorenzo Urciullo –  noto come Colapesce – hanno deciso di dare impronta ad un rivisitazione dell’album facendosi accompagnare in questa avventura da un numeroso gruppo di artisti provenienti da tutta la penisola. Le 28 tracce, suddivise con precisione nelle due originali metà “Dawn To Dusk” e “Twilight To Starlight, non compongono un tributo ma una vera reinterpretazione, dove si abbraccia come in lungo viaggio, suoni pop, elettronici, ambient sino ad arrivare al folk. Spazio all’irrazionale quindi; si parte  con la versione di “Bullet with butterfly wings” targata Cesare Basile, smonstata completamente e ricostruita in versione minimale, chitarra (quando capita), voce femminile in primo piano e maschile a fare da contrappunto, con un incedere scandido dal battere di mani per rendere il tutto più rudimentale. “Muzzle” trova qui una nuova freschezza; cantato a doppia voce  impreziosito dagli archi, dal synth e dagli arpeggi. “Take me down” dei Casita Nuestra diventa un treno psichedelico che viaggia su voci eteree per finire la sua corsa sulla “puntina del giradischi” pronta a saltare sopra un consumato vinile. Chiudiamo la parentesi “Dawn To Dusk” con “Galapagos”, tutta chitarra e voce, che rimane fedele all’impostazione originale, capace di creare la stessa malinconica attratività. Sul fronte “Twilight To Starlight” partiamo con  “Where Boys fear to thread” dove i terremoti sonori si smaterializzano e diventano un pop-rock scorrevole e ben allineato alla profondita dell’originale. “In the arms of sleep” siamo ai limiti del possbile, sembra di scorgere Nick Cave che canta, con l’intromissione di un ukuele a rendere quasi mistica e rituale la composizione. “Thru the Eyes of Ruby” altro esperimento riuscito in chiave elettro-acustica. Sulla stessa scia ma con maggiore ricorso all’ elettronica si colloca”Beautiful“. Caliamo il sipario con la riuscitissima “We only come out the night” di Alberto Arcangeli, una corsa parallela all’originale con qualche gradita escursione fuori dai binari. Se lo stesso Billy Corgan dalla propria pagina facebook ha espresso apertamente apprazzamento a questa emulazione, qualcosa vorrà pur dire. Come ogni gesto di compiuta follia che si rispetti, non poteva che chiudersi col botto. Ecco arrivare il downlaod gratuito dell’intero remake distribuito dalla piccola etichetta sicilana 42records e scaricabile all’indirizzo http://www.42records.it/albanopumpkins/. Missione compiuta

Published inambientelettronicafolkrock