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Categoria: folk

Tribute – To Elliot Smith From Portland

Raccolta tributo dedicata alla memoria dell’indimenticato Elliott Smith. A realizzarla un gruppo di muscisti dell’area di Portland (sua città adottiva), a quasi tre anni dalla morte si torna a parlare di uno degli artisti più influenti e al contempo sottovalutati della storia del folk-rock americano. Destinato a diventare il nuovo Nick Drake, prima ignorato dalla stampa americana poi scoperto per incanto agli oscar del cinema, quando le sue canzoni fanno da colonne sonore a film del calibro di Will Hunting e American Beauty. Sicuramente il più dotato cantautore della sua generazione, due spanne sopra tutti gli altri. La droga e l’alcol suoi assidui compagni di viaggio, nonostante tutti

Thomas Dybdahl – The Great October Sound + One Day You’ll Dance For Me, New York City

Chiudiamo le pagine del 2004 con qualche giorno di ritardo,causa il tempo necessario per ascoltare e apprezzare sbalorditi la doppia fatica di Thomas Dybdahl. Due album: il primo si tratta in realta di un album del 2002 “The Great October Sound” uscito in europa soltanto adesso e il secondo uscito solamente in Norvegia “One Day You’ll Dance For Me, New York City”, che in quel “paesino” è presto salito in vetta. Andiamo con ordine e parliamo del tardivo-per noi- “The Great October Sound”, inno al folk-rock che sa tanto del piu intimo Jeff Buckley, quanto non fa mistero di esserlo, sentite la song di apertura “Fron Grace”. Certo le distanze ci sono tutte, ma Dybdahl riamane a suo modo quanto di piu vicino ci sia veramente

Polly Paulusma – Scissors In My Pocket

Capita di rado, ma capita che per apprezzare un ‘artista e intuire le sua qualità siamo sufficienti pochi istanti di musica, ecco questo è proprio quello che è accaduto ascoltando “Scissors in my pocket”. Che il folk-rock stia vivendo una seconda giovinezza lo si era capito dal fiorire in questi mesi da una serie impressionante di uscite azzecate ( Bic Runga, Katie Melua, ect..), ma non è possibile non celebrare l’ennesima perla.

Katia Melua – Call Off The Search

A volte le cose non sembrano come sono, cosi sbirciando nella top ten Uk (vade retro “top ten”) salta fuori un nome, quello appunto di Katia Melua e un album ” Call off the search ” uscito per la piccolissima etichetta indipendente Dramatico che finisce per scavalcare quel mostro sacro di Norah Jones. Non me ne vogliano gli ammiratori della Jones, le cui qualità sono indiscusse, ma questa diciannovenne nata a Batumi (Georgia) e trasferitasi in Irlanda del Nord, uscita dal nulla, senza sponsor e senza media a tirarne le vendite, arriva a 1 milione di copie