A volte le cose non sembrano come sono, cosi sbirciando nella top ten Uk (vade retro “top ten”) salta fuori un nome, quello appunto di Katia Melua e un album ” Call off the search ” uscito per la piccolissima etichetta indipendente Dramatico che finisce per scavalcare quel mostro sacro di Norah Jones. Non me ne vogliano gli ammiratori della Jones, le cui qualità sono indiscusse, ma questa diciannovenne nata a Batumi (Georgia) e trasferitasi in Irlanda del Nord, uscita dal nulla, senza sponsor e senza media a tirarne le vendite, arriva a 1 milione di copie vendute in un mese scarso! Blues, jazz e soul questi gli ingredienti mescolati in ballate dove chitarre e pianoforte accompagnano una voce soffusa, dolce e delicata che sa aprirsi in momenti malinconici e ammalianti vedi ” The closest thing to crazy ” capolavoro assoluto, in “Faraway voice” e nella cover “Lilac Wine”. Toni più rotondi e conturbanti in “Mockinbirds song” e “My aphrodisiac is you” dove si scende su riferimenti piu jazzati e ancora il blues di “Learnin’ the blues”. Per questa volta, uno strappo alla regola sembra lecito, seguiamo le chart-position, ma solo questa volta.
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