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Muzz – Red Western Sky

Muzz è il nuovo B-side project costruito da Paul Banks (Interpol), Josh Kaufman (produttore / polistrumentista), Matt Barrick (batterista di Jonathan Fire * Eater, The Walkmen e Fleet Foxes).  L’omonimo album di debutto è atteso per il 5 giugno su Matador, ed è stato anticipato da singoli esplosivi arrivati in rapida sequenza nelle piattaforme streaming che hanno fatto già gridare al gran colpo. I tre sono amici di vecchia data, Banks e Kaufman si conoscono fin dall’infanzia, avendo frequentato il liceo insieme in Spagna prima di trasferirsi separatamente a New York. Barrick lo troviamo alla batteria in Banks + Steelz e in alcune sessioni di produzione di Kaufman, insomma un feeling più che collaudato. Il nome della band deriva dalla parola che Kaufman usava per descrivere il loro suono, o come dice il comunicato stampa, “la sottile qualità analogica e la trama della musica”. Lo stesso Banks dice: “In definitiva, la musica parla da sola. Abbiamo una chimica artistica genuina e organica insieme. In parte è un gusto musicale condiviso della giovinezza, come con me e Josh, ma poi sono anche le anime dei miei amici che risuonano con me quando espresse attraverso la musica. Penso che sia cosmico. “
Il sound è marcatamente più morbido e melodico rispetto alla tagliente new-wave di deriva post-punk tipico dei lavori targati Interpol. Il primo singolo ad apparire sulle scene intitolato “Bad Felling” è una delicata e cullante dreamsong da sottobosco emozionale cucita tra voci/organo/fiati. La seconda uscita “Broken Tamburine” viene splendidamente raccontata nel video diretto da Griffin Frazen, mostra un asettico scenario galattico dove un’astronauta cade nel vuoto spaziale che lo circonda, un pianoforte ed un clarinetto in questo mood post-apocalittico che nel finale trova una insperata tranquillità. Da ultimo “Red Western Sky” la song più strutturata del trittico fin ora presentato, dalla tipica forma-canzone in stile The National, con batteria e tromba a dettare i tempi mentre la voce sullo sfondo a tenerne unite le parti.  Prepariamoci al botto.

Pubblicato inalternativeart-rockrock